Altre curiosità su Mr. Baseball (2)

Eravamo rimasti alla quarta curiosità, che avevo già accennato tempo fa: il liceo Meikun, negli anni in cui vi giocava Taro, fu sconfitto una sola volta. Quell'unica battuta d'arresto, però, non era previsto che fosse per mano del liceo Benkei!



Grazie alle imprese di Taro e i suoi compagni, il Meikun aveva già messo in bacheca il Torneo Estivo al primo anno e il Senbatsu (il prestigioso torneo primaverile a inviti) al secondo. Vincendo anche il Torneo Estivo di quel secondo anno, il club avrebbe realizzato uno storico e incredibile "triplete" consecutivo al Koshien. Tuttavia, il sogno si infranse. Nella seconda partita del torneo finale, il Meikun venne battuto di stretta misura dal liceo Benkei, proveniente dalla prefettura di Iwate. L'impresa era fallita.

Ma la verità è che Mizushima aveva già messo in conto la sconfitta del Meikun proprio in quel Torneo Estivo. Stando a una nota scritta sul retro del tankobon, inizialmente la squadra avrebbe dovuto perdere addirittura nella partita di apertura che segue la cerimonia, contro l’eterno rivale: il liceo Tosamaru della prefettura di Kochi. Poi, per un preciso motivo, l'avversario cambiò. Successe che, proprio in quel periodo, mentre Mr. Baseball faceva impazzire i lettori più giovani, scoppiò all'improvviso il celebre boom dei Blue Train e i piani cambiarono di nuovo.



Cos'erano Blue Train? Semplice: treni notturni a lunga percorrenza, chiamati così per le carrozze di colore blu. Collegavano le principali destinazioni in tutto il Giappone, coprendo lunghe distanze. A volte venivano descritti, non a torto, come autentici alberghi in movimento. Questi treni acquisirono un’aura romantica fortissima negli anni '70 e, al culmine della loro popolarità, finirono persino in numerosi romanzi e serie televisive. 

Con il tempo, però, l’espansione della rete Shinkansen (i treni proiettile), la diffusione degli autobus e l’apertura di vari aeroporti regionali, tra gli anni '80 e '90, fecero perdere a questi giganti blu passeggeri e incassi. Di conseguenza, i servizi dei Blue Train iniziarono a scomparire gradualmente.

Mizushima, chissà perché, non prese bene questo curioso boom. Talmente stizzito, decise che il fenomeno dei Blue Train andasse in qualche modo sconfitto e punito. E così, in fretta e furia, creò il fantomatico liceo Blue Train Gakuen (soprannominato BT), un istituto superiore per aspiranti ferrovieri (sul serio!). Decise di farli affrontare al Meikun proprio al primo turno. 

La squadra del BT Gakuen era basata interamente sulla velocità e la mobilità dei suoi atleti. Spiccava il lanciatore Hayabusa Hashiru. Hayabusa, che significa falco (ed è lo stesso nome della macchina del mitico Ken Falco!), era anche il nome di uno dei treni blu che sfrecciavano nel paese. La squadra, inutile dirlo, eccelleva nei match serali, per richiamare la specificità dei treni notturni.



Sfruttando l’inizio della partita nel tardo pomeriggio, il Blue Train Gakuen arrivò quasi a battere il Meikun, ma alla fine perse per un soffio: 5-6. Nel frattempo, il liceo Tosamaru, che era stato inizialmente designato come avversario del Meikun, venne a sua volta sconfitto 0-1 dal liceo Benkei al primo turno. Fu così che le strade di Meikun e Benkei si incrociarono al secondo turno.

I giocatori chiave del liceo Benkei erano due figure imponenti: Yoshitsune Mitsuru, lanciatore e terzo battitore, e Musashibo Kazuma, esterno destro e potente quarto battitore. Sul retro della copertina di un volume, Mizushima scrisse: "Credo che il mio Meikun possa perdere solo quando emerge un antagonista capace di superare Yamada. Sento che costui, anzi costoro, sono finalmente apparsi. Si tratta della coppia Yoshitsune e Musashibo del liceo Benkei. L'idea di affrontarli mi terrorizza...".

Era palese: questi due personaggi erano stati creati apposta per sconfiggere il Meikun. Ed è proprio sull'incontro con il Benkei, quello dell'unica sconfitta, che voglio soffermarmi. La partita giunse al nono inning in parità, 2-2. Fu allora che il Benkei, con corridori in prima e seconda base, sfruttò l'occasione: segnò il punto decisivo grazie al sacrificio fisico di Musashibo con il Benkei no tachiawase (una specie di blocco) e, soprattutto, grazie al grande salto di Yoshitsune, chiamato Hassotobi. Fu una vittoria a sorpresa per il Benkei, grazie a un inaspettato walk-off.



Il salto di Yoshitsune merita un approfondimento: durante la celebre battaglia navale di Dan-no-ura del 1185 – uno degli scontri epici tra i clan Minamoto e Taira, avvenuto proprio nelle acque che bagnano la prefettura di Fukuoka – il leggendario eroe Yoshitsune si trovò in grave pericolo. Inseguito dai guerrieri del clan Taira, si salvò con una prodezza incredibile: saltò agilmente da un'imbarcazione all'altra, otto barche in fila, sfuggendo così agli attacchi nemici. Il termine hassotobi si traduce letteralmente con "salto delle otto imbarcazioni" (hasso significa otto barche e tobi è salto). Yoshitsune, leggero, agile e velocissimo, sembrò quasi danzare sull’acqua, saltando da una barca all'altra con una grazia quasi soprannaturale e lasciando i nemici a bocca aperta.



Secondo il progetto originale di Mizushima, la partita tra Meikun e Benkei avrebbe dovuto rimanere bloccata sullo 0-0 fino al diciottesimo inning, per poi concludersi con la sconfitta del Meikun a causa di uno walk-off. Invece, all'inizio del nono inning il punteggio era già di 2-2. La ragione di questo cambiamento in corso d'opera risiede nella formazione di battuta del Meikun in quella specifica partita. Pochi giorni prima del match, Yoshitsune, intervistato in televisione, aveva annunciato che avrebbe sfidato il primo battitore con una palla dritta veloce al centro. Il manager del Meikun, Doigaki, colse la palla al balzo e decise di scambiare i posti tra Iwaki, il primo battitore (uno specialista delle palle sporche e difficili), e Taro, il potente quarto battitore.



Come previsto, Taro colpì un homerun al primo lancio, anche se, in origine, quel colpo avrebbe dovuto risolversi con una semplice eliminazione, ribattendo verso il pitcher. Tuttavia, pare che il disegno dello swing di Taro fosse venuto così bene che Mizushima decise all'ultimo momento che meritasse di essere trasformato in un fuoricampo. Gli assistenti del sensei raccontano, infatti, che Mizushima aveva l'abitudine di cambiare l'esito di una battuta in base alla qualità dei suoi disegni e delle pose di lancio. Questa situazione ne è un esempio lampante. Di conseguenza, il progetto originale di una partita intonsa fino al diciottesimo inning sfumò in fase di disegno.

Un'ultima chicca per chiudere. Molti anni dopo, nel 1995, Mizushima disegnò anche la serie Pro Yakyu-hen (Capitolo del baseball professionistico), ambientata nel mondo del baseball professionale, con protagonisti proprio i vari personaggi di Mr. Baseball. A quanto pare, l'idea gli fu ispirata da una battuta di Kiyohara Kazuhiro, un famoso giocatore professionista che militò nei Seibu Lions e poi negli Yomiuri Giants di Tokyo, che scherzosamente disse a Mizushima: "Sensei, come se la passano Dokaben e gli altri? Giocano ancora? Quanto mi sarebbe piaciuto affrontarli nella lega dei professionisti!". Anche Suzuki Ichiro, ex stella della Major League Baseball, durante un'intervista col sensei, espresse il desiderio di "formare una coppia come primo e secondo battitore con Tonoma".



Sono innumerevoli i giocatori di quella generazione che, ispirati da Mr. Baseball, sognavano fin da piccoli di diventare campioni. Ora più che mai, mi è venuta voglia di riprendere in mano questa serie immortale e rileggermela tutta!


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