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Touch: il quaderno e lo schiaffo, Tatsuya è cambiato

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In Touch , Adachi sviluppa una trama originale con garbo, emozioni e soprattutto umorismo: a volte sottile, a volte più sferzante. Comicità e amarezza si intrecciano nel trattare temi delicati come l’adolescenza, il nucleo familiare, la morte, la gelosia. Un esempio significativo è la vicenda narrata nel volume 4 , nel capitolo intitolato Tatsuya ga kawatta (Tatsuya è cambiato). Minami e Kazuya (Kim) hanno vinto il premio Best Couple riservato alle matricole del primo anno del liceo Meisei.  Il premio consiste in un set di quaderni e matite. Minami viene a sapere che Tatsuya (Tom) ha già consumato il suo blocco per gli appunti — anzi, a detta sua, lo ha sprecato imbrattandolo di scarabocchi — e insiste per regalargliene uno dei suoi.  Tatsuya rifiuta, ma lei glielo nasconde nel comparto sotto il banco. Quando lui lo scopre, si indispettisce al punto da tirarglielo addosso durante la lezione. Volume 4, pagina 150 : qui si intuisce che Minami sta per essere colpita osservando ...

L’ombrello dell’amore: lo aiaigasa in Touch

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Sfogliando distrattamente un vecchio blog sui manga vintage, mi sono imbattuto nella celebre vicenda dell’ombrello ( Touch , volume 4) e mi è venuta la curiosità di approfondire il significato dello  aiaigasa . Aiaigasa , letteralmente  ombrello da condividere , indica due persone che si riparano sotto lo stesso ombrello, fianco a fianco: per questo è noto anche come  ombrello dell’amore . La parola è composta dagli ideogrammi  相合い  ( aiai ), che significa corrispondenza o intesa reciproca, e  傘  ( kasa ), cioè ombrello.   Lo  aiaigasa  è anche rappresentato graficamente da un simpatico triangolo stilizzato, sotto al quale vengono scritti i nomi dei due innamorati: uno a destra e l’altro a sinistra del manico. Questo simbolo è spesso associato a scene romantiche nei manga, nel cinema e nell’arte giapponese, e sembra risalire addirittura al periodo Edo, dunque ben prima del Novecento.   Tradizionalmente, quando un uomo e un...

Touch: perché le giapponesi detestano Minami?

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Durante un programma televisivo dedicato ai cartoni, trasmesso da un canale collegato al network Fuji Television, il personaggio di Asakura Minami ( Touch , Prendi il mondo e vai) ha ottenuto la prima posizione nella categoria fidanzatina ideale .   Nonostante qualcuno abbia fatto notare che la classifica fosse condizionata da pregiudizi generazionali dei votanti, molti dei quali non più giovanissimi, resta il fatto che la popolarità di Minami sia davvero eclatante. Ma c’è anche il rovescio della medaglia.   GORO " Perché le donne detestano Minami? ", recitava un sondaggio del mensile GORO dei primi anni Novanta. GORO, appartenente all’universo editoriale di Shogakukan , pur avendo una struttura simile a quella di un rotocalco femminile, era in realtà una rivista rivolta prevalentemente a un target maschile giovane. I suoi contenuti spaziavano dalla moda alle auto, dai manga alle idol, includendo anche curiose rubriche dedicate alle tecniche per attirare l’interesse femmi...

CROSS ROAD〜kaze no yukue, il secondo film su Touch

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Kishotenketsu , mi insegnavano all’università. Una parola composta da quattro ideogrammi ( 起 ki , 承 sho , 転 ten , 結 ketsu ) che indicano gli elementi -introduzione, sviluppo, svolta e conclusione -  su cui è strutturata la poesia giapponese, a imitazione di quella cinese classica. Una matrice su cui impostare e sviluppare una storia. Dovesse mancare uno di questi quattro elementi, si direbbe che la narrazione non abbia la giusta sostanza. Nel lungometraggio Touch CROSS ROAD 〜 kaze no yukue , il ki , l’inizio che pone le basi della storia e introduce i personaggi, esiste, ed è un'eredità di Touch – Miss Lonely Yesterday , il film precedente datato 1998. Il ten , la svolta che dovrebbe introdurre una circostanza inaspettata, un nuovo amore oltreoceano di Tatsuya , un eventuale viaggio di Minami in America o una presunta scappatella tra Minami e Nitta, si limita invece a sviluppare una serie di sottotrame fiacche, con personaggi altrettanto privi di spessore, che non danno consis...

Nine: l'addio definitivo di Adachi al gekiga

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Ovvero, l’influenza del sensei Ishii Isami e il personaggio di Yamanaka Kentaro. Nel proseguimento del primo capitolo di Nine , Adachi iniziò a liberarsi del fardello gekiga che appesantiva la prima stesura della sua opera. Introdusse così il personaggio di Yamanaka Kentaro, che funge da prototipo di un elemento narrativo destinato a diventare tipico nelle sue opere: il koigataki (il rivale in amore).   In Nine , Kentaro è uno studente maturo e disincantato, nonché il formidabile lanciatore del liceo Bunan, reduce da una straordinaria esperienza al Koshien vissuta l’anno precedente. Come se non bastasse, è amico d’infanzia della protagonista femminile  Nakao Yuri , al punto da raccontare a chiunque che la ragazza diventerà sua moglie.   Nelle opere del periodo gekiga di Adachi, lo sbruffone dongiovanni non era mai apparso prima. Kentaro è, invece, il principe azzurro al quale tutte le ragazzine con gli occhi a cuoricini chiedono foto e autografi. Conscio del pro...