Il fallimento dell'altra Mimì (4)
Riguardandolo oggi, per essere uno spokon femminile vecchio stile Ashita e Attack! non è affatto male. Il problema è che doveva raccogliere l’eredità pesante delle appassionanti storie di pallavolo che imperversavano negli anni '70. Anche se la premessa della ricostruzione del club sportivo è interessante, dal punto di vista della struttura narrativa l’opera non riesce a scrollarsi di dosso la sensazione di essere un clone di titoli come Spike 1 2 3 , Viva! Volleyball o Attack No.1 . Tuttavia evita alcuni eccessi melodrammatici di Attack No.1 e soddisfa chi non apprezza l’esagerata frivolezza anni ‘80 di Attacker YOU! (Mila e Shiro due cuori nella pallavolo). Ashita e Attack! manca di un fascino particolare o di elementi spettacolari e perciò, anche volendo essere generosi, si ferma a un'opera discreta. Semplicemente, l’intero concept risultò ormai fuori tempo per l’epoca. Forse, avrebbe funzionato meglio come manga, mentre come anime trasmesso a livello n...