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Oltre la frontiera del drago

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I quattro grandi romanzi della letteratura classica cinese sono considerati dagli studiosi come i più importanti e influenti all’interno della tradizione letteraria non solo cinese ma anche dell'Asia Orientale. Non è esagerato affermare che abbiano plasmato in modo profondo non solo l’immaginario letterario, ma l’intera creatività culturale dell’Asia. Dai loro personaggi e vicende sono nati film, manga, cartoni animati, telefilm e giochi, partendo dalla Cina, il Celeste Impero, e arrivando a diverse parti dell’Asia orientale, Giappone incluso. 1. Il romanzo dei Tre Regni (Sangokushi) Forse l’epopea più celebre. Nel corso dei decenni è stato adattato in numerosi film, telefilm e, soprattutto, in un famoso manga. In Giappone, nel 1978, questo romanzo venne trasformato in una serie manga a cura di Yokoyama   Mitsuteru  (autore di Sally la maga , Super Robot 28 , Giant Robot e Babil Junior ), che si basa sulla rivisitazione fatta da Yoshikawa Eiji, noto per il romanzo Mus...

Monjiro samurai solitario (3)

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Monjiro estrae la sua spada (un wakizashi lungo) solo quando l'avversario lo provoca e lo attacca.  Ma forse non è questo il modo più corretto di spiegarlo.  Monjiro estrae la sua spada solo quando viene aggredito e percepisce che il suo avversario è abile nell'usare una spada. Ammazzare indiscriminatamente le persone durante una lite avrebbe attirato le ire delle autorità che probabilmente l'avrebbero braccato per tutto il paese. Quando l'avversario è uno spadaccino arruffone, Monjiro cerca di evitare inutili uccisioni utilizzando un colpo chiamato mine-uchi , cioè colpisce l'avversario col mine , il filo della lama smussato, o tramite un saya-uchi , cioè con il saya , il fodero. Uchi  significa colpo, fendente. La tecnica della spada di Monjiro è unica. Si muove spesso e corre cercando di disturbare l'avversario e di confonderlo. Un metodo efficace soprattutto se si affronta un gruppo di nemici. In Kogarashi Monjiro non si assiste al sontuoso gioco di spade t...

Monjiro samurai solitario (2)

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L'avvento di questo telefilm  nel panorama dei jidaigeki fu notevole. Diretto da Ichikawa, Kogarashi Monjiro  (Monjiro samurai solitario) apparve per la prima volta in televisione nel gennaio del 1972. Va sottolineato che, durante quello spicchio di Era Showa, nacquero molti altri eroi del genere che lasciarono il segno: Kurama Tengu, Mitokomon, Zatoichi e Zenigata Heiji, tanto per nominarne alcuni. Le previsioni erano dunque che Kogarashi Monjiro , il classico underdog, avrebbe dovuto sgomitare per ritagliarsi uno spicchio di notorietà. Invece andò in tutt'altra maniera. Il jidaigeki è un genere che si riferisce a film, serie televisive, o opere teatrali ambientati nel periodo storico che va approssimativamente dal 1603 al 1868, coprendo tutto il periodo Edo. Questo genere si concentra spesso sulle storie di samurai, ninja, ronin e altri personaggi legati alla classe guerriera o al mondo feudale. I jidaigeki possono variare in tono, coprendo una vasta gamma di generi, dalla d...

Monjiro samurai solitario (1)

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Quando lo incrociai per caso su un canale digitale a tema almeno la metà della prima stagione era già andata in onda. Mi colpirono subito gli ideogrammi bianchi su sfondo blu elettrico con scritto Kon Ichikawa gekijo , cioè il teatro di Ichikawa Kon. Ichikawa Kon, Ichikawa Kon... quell'Ichikawa Kon? Cioè, il regista del pluripremiato film  L'arpa birmana ?  Cito dalla Treccani: " Kon Ichikawa si è distinto da Kurosawa per una maggiore ecletticità, una propensione ai modi della commedia acre e pungente, spesso intrisa di cinismo e humour nero e per il frequente ricorso a grandi opere della letteratura giapponese moderna e contemporanea. Pur legato a modelli di rappresentazione classica, in varie occasioni si è messo in luce per l'originalità delle soluzioni espressive, in particolare nell'uso dello schermo panoramico, della profondità di campo e del colore. "  Non avevo collegato le informazioni. C'era lui dietro questa serie! Ecco spiegate molte cose. Non ...

Prima di Rex, Superdog Black (2)

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Veniamo al casting di Superdog Black. Il pastore tedesco che interpretò il ruolo di Karl si chiamava Jill , era un cane talentuoso e intelligente e si guadagnò subito la sua fetta di popolarità. L'esemplare venne selezionato tramite un'audizione alla quale parteciparono la bellezza di trecento cani lupo. Il regista Yuasa Noriaki (che tre anni prima aveva diretto il tokusatsu Denjin Zabogaa , da noi Zabogar, l'uomo elettrico), ebbe l'ultima parola sul cane da scegliere. Ma non fu in grado di farlo perché, a suo modo di dire, era troppo commosso dall'entusiasmo mostrato dai cuccioloni. Evidentemente il regista aveva un cuore tenero e non se la sentiva di escludere nessuno dei cani. Alla fine, la produzione si affidò all'occhio esperto dello staff del Centro addestramento cani poliziotto di Sudo della vicina prefettura di Tochigi. Il Centro, una volta terminata la serie (potenza della televisione), divenne un rinomato punto di riferimento a livello nazionale per g...

Prima di Rex, Superdog Black (1)

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Per un attimo avevo creduto che si trattasse di uno dei soliti scherzi della memoria. Eppure ero sicuro di aver già ascoltato  l'armonica del brano " Dare ka kaze no naka de ", la colonna sonora del telefilm Monjiro samurai solitario. Forse era in un anime? O in un drama? È piacevole rimuginare sforzandosi di ricordare qualche particolare delle vecchie serie, tentando di ricostruirli come se la memoria fosse un puzzle, una tessera dopo l'altra. Eppure stavolta, per quanto mi sforzassi, non riuscivo ad associare quella musichetta a un'immagine nota. Poi è arrivato lo spunto decisivo che mi ha fatto esclamare " Superdog Black "! Il telefilm Keijiken Kaaru  (Karl, il cane detective), in Italia conosciuto come Superdog Black, non l'avevo più incrociato in televisione dalla fine degli anni '90, credo. Ne ho approfittato per rinfrescare la memoria riguardando alcune puntate su canali dedicati ai vecchi telefilm, sia in italiano che in giapponese.  Riso...