Quarti di finale, Nishitan e il ricordo di quel 1992

Ieri, la 107ª edizione del Campionato Nazionale di Baseball delle Scuole Superiori ha visto disputarsi quattro incontri del terzo turno. 

Okinawa Shogaku (Okinawa), Yokohama (Kanagawa), Toyodai Himeji (Hyogo) e Ken Gifu Shogyo (Gifu) hanno conquistato la vittoria e sono approdati al turno successivo, definendo così il tabellone dei quarti di finale:

  • 1ª partita: Kyoto Kokusai (Kyoto) – Yamanashi Gakuin (Yamanashi)
  • 2ª partita: Kanto Daiichi (Tokyo Est) – Nichidai San (Tokyo Ovest)
  • 3ª partita: Ken Gifu Shogyo (Gifu) – Yokohama (Kanagawa)
  • 4ª partita: Okinawa Shogaku (Okinawa) – Toyodai Himeji (Hyogo)

Una curiosità: la 2ª partita riproporrà, dopo quindici anni, un derby tra licei di Tokyo, Est contro Ovest.

Ora, le note dolenti: Toyodai Himeji, la squadra di casa, ha rimontato e vinto contro Nishinippon Tandai Fuzoku (Nishitan) per 3-2. Niente da fare, dunque, per i campioni di Fukuoka che, pur portandosi in vantaggio di due punti e creando altre occasioni per segnare, non sono riusciti a piazzare la battuta decisiva. Toyodai Himeji, sotto di un punto al quinto inning, ha ribaltato il punteggio, e il rilievo Kinoshita ha protetto il vantaggio fino alla fine.



Kinoshita, allo scorso torneo di primavera, portava il numero 11, quello del lanciatore di riserva. Alla vigilia dell’estate, riguardo alla competizione interna con l’allora titolare Sakashita, aveva dichiarato con modestia: "Non so se riuscirò a emergere". Tuttavia, quando Sakashita fu costretto a scendere improvvisamente dal monte di lancio durante la prima partita, Kinoshita prese il suo posto, lanciando con sicurezza e contribuendo alla vittoria. In seguito gli furono affidate altre partite importanti e quest’estate è tornato in campo con il numero 1 sulla casacca.

"Ciò che gli mancava era l’esperienza. Ha gestito bene i momenti in cui la situazione rischiava di peggiorare" ha commentato l’allenatore Okada. Salito sul monte subito dopo che la squadra era passata in svantaggio al terzo inning, Kinoshita ha realizzato otto strikeout e ha mantenuto i nervi saldi fino alla fine.

Nishitan e il ricordo del 1992

Quanto a Nishinippon Tandai Fuzoku, non è andata oltre i quarti, come era già successo l’anno scorso. Le semifinali rimangono un miraggio.

La vittoria nel torneo estivo del 1992, alla 74ª edizione del Koshien, resta un’impresa leggendaria: una squadra con una solida difesa, guidata da un lanciatore resiliente, riuscì a conquistare il titolo grazie a una combinazione perfetta di disciplina, strategia tattica e coraggio sul campo. Quella fu la prima vittoria nazionale nella storia della scuola, un trionfo cruciale per il baseball di Fukuoka.



Il lanciatore Morio fu l’eroe del torneo: lanciò cinque partite complete, quattro delle quali senza subire punti, e concesse soltanto un punto in tutto il torneo. La sua prestazione fu decisiva: controllo impeccabile, resistenza fisica e un enorme coraggio nell’affrontare condizioni difficili, frutto anche di allenamenti intensi sulla resistenza.

Me lo ricordo bene quel torneo. Quell’estate ero arrivato per la prima volta in Giappone e avrei trascorso tre mesi a Tokyo. Tutto era nuovo: il ritmo della città, i convogli affollati della Yamanote Line, il profumo della salsa di soya che si mescolava a quello del cemento bagnato dopo i temporali estivi, i miei primi veri passi dentro una cultura che fino ad allora avevo solo immaginato. 

Non avevo la percezione di Fukuoka, città troppo distante dalla mia quotidianità di allora, né conoscevo il Nishinippon Tandai Fuzoku che avrebbe vinto il torneo. Ma una cosa mi attirava con forza: il Koshien. Ricordo lo schermo della TV che trasmetteva ininterrottamente le partite, ricordo la finale, lo seguivo con occhi colmi di curiosità e con l’entusiasmo ingenuo di chi sta vivendo qualcosa di nuovo e irripetibile. 

Non potevo immaginarlo, ma quello era un segnale del destino. Oggi vivo proprio a Fukuoka, la città della squadra che vinse il torneo ma che allora non avevo nemmeno notato. 

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