Toriton e il baseball liceale
Il 2020 fu un anno assolutamente anormale. Dopo aver oltrepassato la sua naturale metà, come ogni estate, avrebbe dovuto riproporsi la stagione clou del baseball liceale.
Purtroppo, il maledetto COVID causò danni a ogni manifestazione sportiva. Per la prima volta nella sua storia la federazione fu costretta ad annullare il Koshien.
Quell’estate, quindi, niente baseball giovanile e nessuno di quei rituali che da sempre ne accompagnano la magia: mancò la meravigliosa perseveranza dei giovani atleti, madidi di sudore, che si affrontavano sul diamante, così come le tifoserie esultanti, le cheerleaders e, ovviamente, la grande cornice di pubblico sugli spalti, che applaudiva e incitava i propri beniamini sotto il sole cocente. Inoltre, non si poterono ascoltare le trascinanti performance delle brass band, le bande musicali scolastiche.
Queste bande, soprannominate buraban, schierano un certo numero di ottoni e un’agguerrita sezione di percussioni, e sono più o meno l’equivalente delle nostre fanfare.
Se le atmosfere degli anni Showa e Heisei riecheggiano ancora oggi negli stadi di baseball, lo si deve soprattutto alle melodie ritmate suonate dalle buraban, assiepate nei settori riservati alla tifoseria scolastica. Queste note contribuiscono a creare un’atmosfera unica, capace di suscitare una profonda emozione negli appassionati di baseball.
Durante i primi tempi in cui guardavo le partite del Koshien, mi incuriosiva molto scoprire da quale repertorio attingessero le buraban. Si intuiva subito che molte melodie provenissero dal panorama pop e rock giapponese.
Una delle più classiche, che imparai a riconoscere subito, fu Kurenai degli X JAPAN, datata 1989. Poi Neraiuchi di Yamamoto Linda, che risale addirittura al 1973, oppure Southpaw delle Pink Lady del 1978, motivi che passavano spesso in TV durante i revival musicali. Altre erano copiate direttamente dalle sigle degli anime, come il inconfondibile tema d’apertura della seconda serie di Lupin III (1978).
Altre ancora pescavano dalla musica occidentale, come l’intramontabile We Will Rock You dei Queen. Chiedendo in giro per scovare quelle meno conosciute, mi sono reso conto di come alcune di queste melodie siano diventate immediatamente riconoscibili e associate al Koshien da qualunque giapponese.
Ecco però la sorpresa: la melodia a cui gli appassionati del Koshien sembrano più affezionati è nientemeno che Go! Go! Toriton, la sigla d’apertura di Umi no Toriton (Toriton), un anime che passò anche nelle televisioni private italiane nei primi anni '80. Si tratta di un cartone dal pedigree di tutto rispetto: opera originale di Tezuka Osamu, produzione di Nishizaki Yoshizaki e regia di Tomino Yoshiyuki, tre autentici maestri del settore. Molti indicano proprio quella sigla come la migliore opening nella storia degli anime.
Ho letto che, nel 2008, il quotidiano Asahi Shinbun, sponsor principale della manifestazione, lanciò un sondaggio per stabilire quali fossero le composizioni vocali e strumentali più utilizzate dalle brass band delle scuole partecipanti al Koshien di quell’anno. Al primo posto si classificò African Symphony di Van McCoy.
MUSICA GIAPPONESE
- 1973 - Neraiuchi (Yamamoto Linda)
- 1978 - Southpaw (Pink Lady)
- 1980 - SUNRISE (Spectrum)
- 1988 - Paradise Ginga (Hikari GENJI)
- 1989 - Kurenai (X JAPAN)
- 1990 - Dokaan (Magokoro Brothers)
- 1990 - Natsu matsuri (JITTERIN'JINN)
- 1997 - SEE OFF (BRAHMAN)
- 2003 - Sakuranbo (Otsuka Ai)
- 2008 - Kiseki (GReeeeN)
ANIME
- 1972 - Umi no Toriton (Hide Yuki)
- 1973 - Cutie Honey (Maekawa Yoko)
- 1974 - Uchu Senkan Yamato (Sasaki Isao)
- 1978 - Lupin III (Ono Yuji)
- 1985 - Touch (Iwasaki Yoshimi)
- 1995 - Neon Genesis Evangelion (Takahashi Yoko)
VIDEOGIOCHI
- 1988 - Dragon Quest III (Sugiyama Koichi)
MUSICA OCCIDENTALE
- 1943 - El Cumbanchero (Rafael Hernandez Marin)
- 1974 - African Symphony (Van McCoy)
- 1977 - We Will Rock You (Queen)
Ce ne sarebbero molte altre da inserire, e va detto che si tratta di una lista viva, in continua evoluzione. Ogni anno, infatti, qualche brass band arrangia i successi rock e pop più recenti per suonarli durante le partite.
Personalmente, la melodia a cui sono più affezionato non è una canzone famosa, ma si tratta di quella che ascoltai la prima volta che andai a vedere una partita di baseball: la marcetta intitolata Dash Keio con cui la banda dell’Università Keio sostiene la propria squadra. Sinceramente non so a che periodo risalga, ma di sicuro è piuttosto datata.



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