Pat la ragazza del baseball - traduzione

Un post dedicato a tutti quei vecchi manga che avrei sempre voluto leggere in italiano, ma che non sono mai stati tradotti nella nostra lingua.

Adoro riscoprire titoli particolari, spesso lontani nel tempo e difficili da reperire. Nella maggior parte dei casi si tratta di opere che difficilmente varcano i confini giapponesi. Certo, esistono sorprendenti eccezioni, ma la quantità di potenziali gemme nascoste resta ancora enorme. Ma a che serve inseguire la perfezione nell’adattamento, se poi è sempre la prima versione vista, quella conosciuta durante gli anni che furono, a rimanere impressa nella memoria e nel cuore?  

Va da sé che il valore emotivo dei vecchi cartoni li fa apparire, ai nostri occhi, migliori di quanto forse non siano realmente. Eppure, recuperare frammenti tagliati o alterati, ripulirli dalla polvere del tempo, cancellare le parti peggiori e cercare di ricomporli è una soddisfazione immensa. Sarà la consapevolezza del tempo che scorre, sarà la nostalgia… o forse semplicemente il fatto che, quasi trent’anni dopo, quelle atmosfere e quelle battute mi mancano terribilmente.



Un incontro con il passato

Tempo fa, frugando tra vecchi ritagli di giornale, mi è capitata tra le mani una foto scolorita di una rivista risalente a quando frequentavo le medie. Non ricordo perché decisi di conservarla all’epoca, ma il destino ha voluto che, pochi giorni dopo, quel frammento di passato ricomparisse realmente. "Un déjà-vu!" ho esclamato quando l’ho rivista per caso, girovagando in rete. E subito, un’ondata di ricordi intrecciati mi ha riportato a rivivere ogni dettaglio di quei pomeriggi passati davanti al televisore, in uno strano effetto sospeso tra spazio e tempo. 

L’immagine in questione apparteneva a Pat la ragazza del baseball e risale a circa trent’anni fa (1983, per la precisione). Era uno dei cartoni che all’epoca mi incuriosì di più. Erano gli anni del boom delle televisioni private, con palinsesti colmi di anime di ogni genere. La versione arrivata in Italia differiva dal manga originale per diversi particolari, alcuni omessi o modificati perché ritenuti troppo giapponesi e quindi di difficile comprensione, altri scartati perché avrebbero richiesto spiegazioni impossibili da inserire nei dialoghi.



Questo filtraggio derivava soprattutto dalla scarsa conoscenza, da parte degli adattatori, dei termini tecnici legati al baseball: nel cartone si contano infatti parecchi strafalcioni e inesattezze, anche se, va detto, la cosa era piuttosto prevedibile. Tuttavia, bisogna riconoscere che si trattava di una traduzione semplicemente adulterata e non completamente reinventata, un fattore che, per l’epoca, è quasi un pregio.  

Ecco un capitolo tradotto: i vertici del baseball che conta si riuniranno in un palazzetto dello sport per spartirsi i giocatori più promettenti delle leghe semi professionistiche e soprattutto le giovani promesse partorite dai licei e dalle università. Si preannuncia pertanto una cerimonia emozionante e piena di colpi di scena, visto che il diritto a scegliere per primi viene deciso da un sorteggio...

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Commenti

  1. Parole sante. Non eri il solo.
    Se non sbaglio Sawamura era il gemello segreto di un compagno di squadra di Pat.
    Entrambi adottai da piccoli. Il primo lanciatore, il secondo battitore.
    Il tipico duello giapponese: la tigre del sud contro il lupo del nord.
    Ciao
    Giù

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    Risposte
    1. Ciao Giù, ben ritrovato!
      Esatto, quella specie di spin-off all'interno della serie.
      Il classico scambio di neonati nella culla che poi si ritrovano da adulti.

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